Un bambino che frequenta la seconda elementare dopo quattro mesi di lezioni di musica (strumento musicale) presso una scuola di musica, secondo il prof. Gordon Shaw dell’universita’ di Irvine in California, a seguito di una ricerca, sviluppa una capacita’ di ragionamento molto superiore a quella di un coetaneo che non si e’¨ avvicinato alla musica. In altra ricerca si e’ scoperto che tra i bambini di tre o quattro anni che venivano lasciati soli davanti ad un videogioco dopo qualche tempo alcuni presentavano inibizioni di tipo psicomotorio anche gravi.
Ritengo queste due notizie importanti per introdurre alcune considerazioni che intendo fare partendo dal paradigma che ci impone di riconoscere e riconfermare con forza che l’apprendimento della musica, con l’uso dello strumento musicale, ha una funzione educativa insostituibile e non dovrebbe mancare nei programmi della formazione dei giovani anche ai giorni nostri.
Platone sosteneva “quando penso allo stato perfetto, vedo l’educazione dei suoi custodi basata sulla musica…”
Qualora la pratica musicale fosse inserita nei nostri comportamenti abituali, frequentando, per esempio, un corso in una scuola di musica o presso un bravo insegnante, avrebbe un ruolo di grande rilievo per il nostro equilibrio psicofisico ed un ruolo determinante nella qualita’ della nostra vita.
Mi sembra quindi opportuno sottolineare l’importanza di FARE MUSICA fin dall’infanzia attraverso l’educazione.
buona scuola a tutti, Giordano